Booklet economia

dicembre 2023

Booklet Economia: la Lombardia nel confronto nazionale ed europeo - dicembre 2023

Nel terzo trimestre 2023 la produzione manifatturiera (-1,5% annuo) e l’export (-2,8%) frenano in Lombardia; il mercato del lavoro resta invece positivo (disoccupazione al 3,5%).

Il rallentamento del manifatturiero lombardo si acuisce tra luglio e settembre, con una contrazione dei livelli produttivi e delle vendite estere, accusando l’ulteriore raffreddamento della domanda globale (pesa soprattutto la debolezza dei mercati europei, in particolare della Germania) e domestica. Secondo le indicazioni che emergono dalle più recenti indagini presso le imprese, il contesto economico rimane deteriorato anche in quest’ultima parte dell’anno, ma le aspettative per l’avvio del 2024 sono in lieve miglioramento sia nell’industria sia nei servizi. Il mercato del lavoro tiene, invece, con una occupazione in continua salita e livelli di disoccupazione paragonabili ai migliori benchmark tedeschi. 

In particolare, tra luglio e settembre la produzione manifatturiera lombarda è calata del -0,7% su base congiunturale e la contrazione è ancora più decisa nel confronto tendenziale, con una variazione annua del -1,5%, la prima negativa da inizio 2021. La frenata dell’industria regionale si inserisce in un quadro nazionale interessato da un arretramento ben più marcato, del -2,6% in un anno; tra i benchmark europei, in negativo anche Germania (-1,9%) e Spagna (-0,5%).

Nel dettaglio dei settori regionali, l’abbigliamento (+9,6% annuo), gli alimentari (+1,2%), i mezzi di trasporto (+0,5%) e il chimico-farmaceutico (+0,4%) segnano una crescita, distaccandosi così dalla dinamica generale; le contrazioni più marcate interessano, invece, il tessile (-9,4%), il settore della carta-stampa (-7,3%) e la siderurgia (-6,2%)

Nel terzo trimestre si registra un forte rallentamento anche delle vendite sui mercati internazionali. L’export lombardo cala del -2,8% annuo, comunque meno del -4,6% nazionale; tra le regioni benchmark, in flessione anche Emilia-Romagna e Piemonte (entrambe -1,1%), Veneto (-3,5%), Rhône-Alpes (-3,3%) e Baden-Württemberg (-12,1%). L’arretramento è diffuso alla maggior parte dei settori manifatturieri e in particolare incidono per contributo alla variazione negativa regionale le flessioni di prodotti petroliferi (-80,4%), metalli (-10,0%) e chimica (-9,1%); le dinamiche in questi comparti sono, tuttavia, influenzate anche dal confronto con dati di export particolarmente sostenuti nel terzo trimestre dello scorso anno. Guardando ai Paesi di destinazione, il calo delle vendite interessa prevalentemente i mercati europei (-5,1%) e in particolare Germania (-10,9%), Spagna (-5,5%) e Francia (-1,6%). Una prima, leggera, contrazione si registra anche per gli Extra-UE (-0,3%), tra cui le variazioni più marcate riguardano Svizzera (-13,5%) e Stati Uniti (-3,6%).

Il bilancio dei primi nove mesi del 2023 rimane, comunque, di segno positivo: la decisa crescita del primo trimestre, la stagnazione del secondo e l’arretramento del terzo determinano un aumento delle esportazioni del +1,6% nel complesso gennaio-settembre. Tra i settori in espansione troviamo, in ordine di contribuito, la meccanica (+7,4%), la moda (+0,7%), l’altro manifatturiero compreso il design (+13,0%), l’automotive (+9,4%), gli alimentari (+7,8%), la farmaceutica (+6,8%), gli apparecchi elettrici (+4,7%) e l’elettronica (+3,1%).

Al rallentamento del quadro economico si affiancano segnali ancora positivi nel mercato del lavoro. Nel terzo trimestre 2023 aumentano nuovamente gli occupati in Lombardia (+96 mila rispetto a un anno prima), calano ulteriormente i disoccupati (-56 mila) e scende il numero di inattivi (-39 mila). Il tasso di occupazione sale così al 69,3% (dal 68,1% nel 2022) e il tasso di disoccupazione scende al 3,5% (dal 4,7% nel 2022), il più basso tra le regioni italiane benchmark e sui livelli delle regioni tedesche per la prima volta dalla crisi del 2008 (3,4% Bayern nel terzo trimestre 2023, 4,0% Baden-Württemberg).

Più di recente, a novembre il clima di fiducia manifatturiero nel Nord-Ovest rimane ampiamente negativo, sebbene con un leggero incremento; in particolare, crescono le attese sugli ordini per i prossimi 3-4 mesi e tornano positive le aspettative di produzione, mentre i giudizi sulla situazione corrente rimangono sotto lo zero e aumentano le giacenze di prodotti finiti, sui livelli più alti da agosto 2020. 

Una salita più marcata interessa, invece, il clima di fiducia dei servizi nel Nord-Ovest, comunque mai negativo negli ultimi dodici mesi: a più favorevoli andamenti dell’azienda si affiancano ordini in portafoglio di nuovo positivi e una crescita delle prospettive lato domanda. 

A novembre torna ad aumentare, in modo sostenuto, anche il clima di fiducia dei consumatori nel Nord Ovest, più che in Italia, con un miglioramento del clima sia corrente sia futuro e con particolare riferimento alla propria situazione familiare.

Scarica il report completo: La Lombardia nel confronto nazionale ed europeo - Edizione dicembre 2023

Nota: nel mese di aprile 2020 l’Istat non ha diffuso il dato dell’Italia e del Nord-Ovest a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Peso settori sul tot. export manifatturiero gen-set 23: prodotti petroliferi 0,3%, legno 1,5%, altro 4,8%, automotive 5,8%, gomma/plastica 5,9%, alimentare 6,0%, farmaceutica 6,1%, elettronica 6,3%, app. elettrici 6,5%, chimica 11,0%, moda 11,6%, metalli 16,7%, meccanica 17,4%, 

Nota: dal 1° gennaio 2021 la ‘Rilevazione sulle forze di lavoro’ condotta da Istat recepisce i nuovi criteri stabiliti a livello europeo per l’identificazione degli occupati, comportando una modifica delle serie numeriche diffuse in precedenza: la durata complessiva dell’assenza dal lavoro (più o meno di 3 mesi) diviene il criterio prevalente per definire la condizione di occupato; pertanto, ad esempio, i lavoratori in CIG non sono più considerati occupati se l’assenza supera i 3 mesi

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Focus Milano

Nel terzo trimestre 2023 la produzione manifatturiera milanese cala del -0,6% rispetto al periodo precedente, segnando così un’inversione del trend positivo che proseguiva dal terzo trimestre 2020. Segnali di rallentamento emergono anche dal dato tendenziale: dopo una prima metà 2023 di crescita sostenuta e superiore alla Lombardia, tra luglio e settembre la produzione rimane sostanzialmente invariata rispetto al terzo trimestre 2022 (+0,1% vs -1,5% lombardo). Questa dinamica trova riscontro nei dati di export: a due trimestri ampiamente positivi, sebbene già in decelerazione, segue una contrazione del -3,5% annuo nel terzo trimestre 2023. La performance tra gennaio e settembre rimane comunque positiva al +4,7% e superiore alla performance regionale (+1,6%). Gli incrementi che incidono soprattutto su questa espansione dell’export sono dei settori moda (+13,3% nei primi nove mesi del 2023), altro manifatturiero compreso il design (+32,6%), meccanica (+8,8%) e apparecchi elettrici (+13,5%).

Peso di Milano sul totale export lombardo (gen-set 23): 35,4%. 

Focus Monza Brianza

Nel terzo trimestre 2023, la produzione manifatturiera della provincia monzese cresce del +0,4% rispetto al periodo precedente, in controtendenza rispetto alla flessione osservata a livello lombardo (-0,7%). Un andamento opposto si osserva anche nel confronto su base annua: sebbene a velocità ridotta rispetto ai trimestri precedenti, la produzione manifatturiera provinciale aumenta del +1,1%, mentre quella regionale cala del -1,5%. La maggiore tenuta dell’economia monzese rispetto a quella lombarda trova riscontro nei dati di export, cresciuti del +3,8% annuo tra luglio e settembre, per un complessivo +8,9% nei primi nove mesi del 2023 (molto più del +1,6% regionale): a inizio anno le esportazioni monzesi hanno infatti continuato a segnare marcati incrementi nonostante il commercio mondiale accusasse già una decelerazione, a testimonianza di un rallentamento posticipato del quadro economico provinciale. Tra i settori di vocazione con l’aumento più marcato troviamo, in ordine di contributo, la farmaceutica (+33% nei primi nove mesi del 2023), la meccanica (+21,5%) e l’elettronica (+14,2%).

Nota: Peso di Monza Brianza sul totale export lombardo (gen-set 23): 8,4%. 

Focus Lodi

Tra luglio e settembre dell’anno in corso, la produzione manifatturiera lodigiana registra una flessione del -1,8% rispetto al trimestre precedente, un calo più che doppio rispetto al dato regionale. Anche la dinamica tendenziale rivela una sensibile contrazione dei livelli produttivi provinciali, pari al -2,1%, quindi più del -1,5% lombardo. Rimane, invece, positiva la dinamica dell’export, sebbene più contenuta rispetto a quella dei trimestri precedenti: tra luglio e settembre le vendite sui mercati esteri sono cresciute del +2,7% annuo, per un complessivo +8,5% nei primi nove mesi del 2023 (per confronto, in Lombardia +1,6%). I comparti in espansione che hanno più contribuito alla crescita sono l’elettronica (+8,4% nei primi nove mesi de 2023), la meccanica (+37,3%), la chimica (+10,4%) e l’alimentare (+9,2%).

Peso di Lodi sul totale export lombardo (gen-set 23): 3,4%. 

Focus Pavia

Nel terzo trimestre 2023, la produzione della manifattura pavese, in calo dalla fine dello scorso anno su base congiunturale, è diminuita del -0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Il rallentamento della manifattura emerge anche nel confronto con il 2022: dopo un secondo trimestre 2023 già in flessione (-2,5% annuo), tra luglio e settembre i livelli di produzione sono diminuiti del -3,3%, quindi più che a livello regionale dove la flessione si ferma al -1,5%. Nel terzo trimestre sono arretrate anche le vendite sui mercati esteri, registrando un -3,9% rispetto all’anno precedente (-2,8% la variazione lombarda). La dinamica riferita ai primi nove mesi del 2023 rimane comunque positiva, seppur di poco, al +0,3%, contro un dato regionale del +1,6%. In particolare, restano positive le performance all’estero di settori di vocazione come alimentari (+24,4% nei primi nove mesi del 2023) e farmaceutica (+5,8%).

Peso di Pavia sul totale export lombardo (gen-set 23): 2,8%.