Booklet economia

giugno 2023

Booklet Economia: il quadro della Lombardia con il confronto europeo e i focus sui territori - giugno 2023

Nel I trimestre 2023, la produzione manifatturiera lombarda staziona, ma ripartono gli ordinativi. A maggio cala il clima di fiducia sia dell’industria sia dei servizi.

Dopo una dinamica positiva protratta fino al termine del 2022, nel primo trimestre 2023 la produzione manifatturiera lombarda rimane stabile, con una variazione congiunturale nulla. Lo scenario è tuttavia mitigato dalla crescita su base annua, che rimane positiva e pari al +2,5%, in netto distacco dal -0,4% registrato a livello nazionale e più delle variazioni che caratterizzano i principali benchmark europei: Francia +0,7%, Germania +1,7% e Spagna +2,1%. Inoltre, nel primo trimestre 2023 si rileva una ripartenza degli ordinativi: +0,8% la domanda estera e +0,3% quella domestica.

L’aumento del +2,5% di produzione manifatturiera è condiviso da tutte le classi dimensionali d’impresa: più marcato per le grandi (+3,8%) e le piccole imprese (+2,5%) e meno per le medie (+1,7%).

Guardando ai settori, le variazioni più alte si registrano per l’abbigliamento (+7,9%), i mezzi di trasporto (+6,3%) e il pelli-calzature (+5,2%), mentre flette la produzione della chimica (-3,0%) e della farmaceutica (-3,4%).

Passando alle vendite sui mercati internazionali, nel primo trimestre 2023 l’export lombardo in valore supera del +8,4% i dati di inizio 2022, segnando così una crescita maggiore dell’Emilia-Romagna (+4,5%) e del Baden-Württemberg (+7,9%), ma minore della media italiana (+9,8%) e delle regioni benchmark Veneto (+9,0%), Piemonte (+16,8%), Auvergne Rhône-Alpes (+8,6%), Bayern (+14,6%) e Cataluña (+22,2%). Relativamente ai settori, gli aumenti in valore più significativi caratterizzano le esportazioni dell’alimentare (+16,6%), della moda (+16,2%), dell’elettronica (+13,5%), della meccanica (+12,8%) e degli apparecchi elettrici (+12,5%). L’unico settore ad aver accusato un calo dell’export nei primi mesi dell’anno è l’automotive (-2,4%). Bisogna tuttavia considerare che queste variazioni si riferiscono ai valori correnti e quindi sono condizionate dalle dinamiche inflattive che rimangono elevate nel confronto con l’anno scorso.

Guardando ai paesi di destinazione, nei primi mesi del 2023 aumenta del +15% l’export lombardo diretto ai paesi Extra UE27, incremento tendenziale ben più marcato del +3,3% rilevato per i mercati europei. Con riferimento ai primi, esportazioni verso importanti partner commerciali quali USA, Svizzera e Turchia crescono rispettivamente del +25,6%, +23,6% e +20,8%. Più contenuta invece la variazione per il Regno Unito (+5,7%) e in lieve contrazione (-1%) quella per la Cina. Relativamente ai principali mercati dell’Unione Europea, da notare la diminuzione del -2,1% delle vendite in Germania, al contrario sempre in crescita nel corso del 2022, mentre aumentano le esportazioni verso Paesi Bassi (+15,1%), Spagna (+9,2%), Francia (+6,2%) e Polonia (+1,0%). 

Le più recenti indicazioni qualitative delle imprese delineano per maggio una discesa del clima di fiducia nel manifatturiero del Nord-Ovest, sui livelli più bassi da inizio anno: si riscontra infatti cautela sia in termini di domanda (interna ed estera) che di attese di produzione per i prossimi 3-4 mesi. Il peggioramento del clima di fiducia del manifatturiero si registra anche a livello italiano, in Germania e in Spagna, mentre risulta in controtendenza la Francia.

Nel Nord-Ovest cala anche il clima di fiducia delle imprese dei servizi, che a maggio riportano una flessione dell’andamento aziendale e in prospettiva prevedono una riduzione della domanda, mentre crescono ancora gli ordini. L’indice diminuisce anche a livello nazionale, in Germania, Francia e (seppur lievemente) in Spagna.

Il quadro di inizio anno resta, comunque, positivo per il mercato del lavoro lombardo. Nel primo trimestre 2023 in Lombardia ci sono +98 mila occupati rispetto al corrispondente periodo del 2022 e il tasso di occupazione sale al 68,7% (dal 67,1% di un anno prima), posizionandosi sopra a quello di Italia (60,6%) e Piemonte (66,3%), ma rimanendo ancora sotto a quello di Veneto (70,1%) ed Emilia-Romagna (70,2%).

Allo stesso tempo, il calo di -51 mila disoccupati rispetto a un anno prima si riflette nella discesa del tasso di disoccupazione al 4,3% (dal 5,5% di inizio 2022), ben sotto l’8,3% nazionale e il più basso tra le regioni italiane di confronto (Veneto 4,5%, Emilia-Romagna 4,8%, Piemonte 6,5%). Inoltre, la Lombardia è l’unica tra i benchmark europei analizzati a registrare un calo dell’indicatore rispetto al primo trimestre 2022: infatti, il tasso di disoccupazione cresce in Cataluña dal 10,2% al 10,4%, nel Bayern dal 3,2% al 3,5% e nel Baden-Württemberg dal 3,5% al 3,8%

Infine, in Lombardia diminuiscono anche gli inattivi (-66 mila), sebbene se ne contino ancora +65 mila rispetto al pre-Covid.

Peso settori sul tot. export manifatturiero 1° trim 23: alimentare 5,8%, moda 12,0%, legno 1,6%, prodotti petroliferi 0,3%, chimica 11,5%, farmaceutica 5,8%, gomma/plastica 6,0%, metalli 17,8%, elettronica 6,2%, app. elettrici 6,6%, meccanica 16,9%, automotive 5,2%, altro 4,4%.

Nota: dal 1° gennaio 2021 la ‘Rilevazione sulle forze di lavoro’ condotta da Istat recepisce i nuovi criteri stabiliti a livello europeo per l’identificazione degli occupati, comportando una modifica delle serie numeriche diffuse in precedenza: la durata complessiva dell’assenza dal lavoro (più o meno di 3 mesi) diviene il criterio prevalente per definire la condizione di occupato; pertanto, ad esempio, i lavoratori in CIG non sono più considerati occupati se l’assenza supera i 3 mesi

Nota: dal 1° gennaio 2021 la ‘Rilevazione sulle forze di lavoro’ condotta da Istat recepisce i nuovi criteri stabiliti a livello europeo per l’identificazione degli occupati, comportando una modifica delle serie numeriche diffuse in precedenza: la durata complessiva dell’assenza dal lavoro (più o meno di 3 mesi) diviene il criterio prevalente per definire la condizione di occupato; pertanto, ad esempio, i lavoratori in CIG non sono più considerati occupati se l’assenza supera i 3 mesi

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Focus Milano

La produzione manifatturiera milanese registra una crescita tendenziale del +3,3% nel primo trimestre 2023, performance migliore del +2,5% lombardo. Anche l’export in valore segna una variazione positiva nei primi mesi dell’anno: +14,5% rispetto al primo trimestre 2022 e dunque ben sopra al +8,4% regionale. L’incremento nelle vendite estere è diffuso a tutti i settori, con i valori più alti e sopra la media provinciale per apparecchi elettrici (+24,7%), moda (+24,0%) e automotive (+19,4%).

Peso di Milano sul totale export lombardo (1° trim 23): 35,0%. 

Focus Monza Brianza

Nel primo trimestre 2023 la produzione manifatturiera nella Provincia di Monza e della Brianza cresce del +3,3% rispetto ai dati di inizio 2022, superando così il +2,5% lombardo. Nello stesso periodo, il valore delle esportazioni aumenta del +8,7% tendenziale (vs +8,4% lombardo) e, in particolare, spiccano gli incrementi di alimentare (+26,0%), apparecchi elettrici (+24,8%), automotive (+15,9%), meccanica (+24,6%), metalli (+12,9%) ed elettronica (+25,4%). Calano, invece, le esportazioni di chimica (-1,3%), farmaceutica (-6,8%) e legno (-18,3%).

Focus Lodi

Nei primi tre mesi del 2023, la produzione manifatturiera del lodigiano cresce del +5,2% rispetto al primo trimestre 2022, più del doppio di quanto registrato a livello regionale (+2,5%). Anche l’export in valore aumenta più che nel totale Lombardo: +21,7% il primo e +8,4% il secondo. In particolare, crescono fortemente le vendite estere del comparto meccanico (+61,2%), dei metalli (+53,9%), della chimica (+34,3%) e dell’elettronica (+25,1%). Anche al netto del forte contributo dell’elettronica, le esportazioni lodigiane mostrano un incremento considerevole e pari al +18,9%. Al contrario, le riduzioni di export più marcate colpiscono la gomma-plastica (-6,7%), il legno (-13,6%) e la farmaceutica (-17,1%).

Focus Pavia

Nel primo trimestre 2023, Pavia registra un aumento della produzione manifatturiera del +0,9% rispetto ai livelli di inizio 2022: la variazione, sebbene positiva, è tuttavia contenuta e inferiore al +2,5% lombardo. Migliore invece la performance sul lato esportazioni, cresciute in valore del +15,3% a livello tendenziale, quindi ben sopra il +8,4% medio lombardo. La farmaceutica è il settore che, nei primi mesi dell’anno, registra l’incremento più marcato nelle vendite estere, pari al +88,4%, e fornisce il principale contributo alla variazione provinciale (al netto della farmaceutica le esportazioni provinciali evidenziano una crescita più contenuta ma sempre consistente, pari al +6,1%). Rilevanti anche l’aumento dell’export di alimentare (+37,7%), apparecchi elettrici (+31,2%), elettronica (+26,2%), prodotti petroliferi (+22,1%) e legno (+18,9%), mentre flettono le vendite estere di automotive (-14,5%) e chimica (-20,5%).