Intesa Sanpaolo si conferma ancora una volta prima in Europa per le relazioni con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari e per gli aspetti Esg, secondo la classifica 2024 stilata dalla società di ricerca specializzata Extel (precedentemente Institutional Investor Research).
Nell’ambito del settore bancario europeo, Carlo Messina - Consigliere Delegato e ceo del Gruppo - è il miglior Chief Executive Officer per il settimo anno dall’introduzione, nove anni fa, della classifica che tiene conto sia del voto degli investitori istituzionali che degli analisti finanziari. Negli altri due anni, Carlo Messina si è classificato al secondo posto.
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo si è classificato al primo posto, per il terzo anno, tra quelli delle banche europee nella specifica graduatoria, introdotta per la prima volta tre anni fa. Stefano Del Punta, da aprile Senior Advisor del ceo, è risultato miglior Chief Financial Officer per l’ottavo anno consecutivo. Il team di Investor Relations, guidato da Marco Delfrate e Andrea Tamagnini, è risultato il migliore tra quelli delle banche europee per il settimo anno. Marco Delfrate è primo tra gli Investor Relations Professionals per il settimo anno consecutivo. Intesa Sanpaolo si è confermata al primo posto tra le banche europee per gli aspetti Esg (strategia, engagement e disclosure) per il quinto anno consecutivo.
Per raggiungere l’obiettivo dell’Ue in termini di agricoltura e produzione alimentare, sviluppo rurale, neutralità climatica e ripristino della biodiversità “è necessario un bilancio dedicato e commisurato che soddisfi tutte le ambizioni in modo equilibrato e paritario”.
Lo rileva il rapporto sul futuro dell’agricoltura, pubblicato oggi dalla Commissione europea. “Il sostegno finanziario alle azioni ambientali e climatiche dovrà aumentare sostanzialmente ogni anno nei due periodi successivi della Politica agricola comune (Pac), a partire dall’attuale quota di bilancio per gli eco-schemi e gli strumenti agro-ambientali e climatici”.
“L’agricoltura sostenibile è uno strumento fondamentale” per le ambizioni dell’Ue. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto sul futuro dell’agricoltura, pubblicato oggi dalla Commissione europea e redatto dal gruppo per il dialogo strategico con il settore.
Volkswagen ha stretto una collaborazione con la start-up tedesca Revoltech di Darmstadt. L'obiettivo è quello di ricercare e sviluppare materiali sostenibili a base di canapa industriale. Questi potrebbero essere utilizzati come materiale di superficie sostenibile nei modelli Volkswagen a partire dal 2028. Il materiale realizzato al 100% con canapa a base biologica utilizza residui dell'industria regionale della canapa.
Può essere prodotto in impianti industriali esistenti e riciclato o compostato alla fine della sua vita utile in un'automobile. Kai Grünitz, membro del consiglio di amministrazione del marchio Volkswagen per lo Sviluppo Tecnico, ha commentato: "Nella nostra ricerca di nuovi materiali, siamo molto aperti a nuove idee provenienti da molti settori diversi. Nel Technical Development, poniamo una forte attenzione su soluzioni innovative, creative e sostenibili per lo sviluppo olistico dei veicoli che porti a un risparmio di risorse".
Andreas Walingen, Head of Strategy del marchio Volkswagen, ha aggiunto: "L'uso sostenibile delle risorse è un pilastro fondamentale della nostra strategia 'Accelerate' ed è quindi saldamente ancorato nella nostra mentalità e nelle nostre azioni. Il nostro obiettivo è quello di fondere i desideri dei Clienti, i requisiti di sostenibilità e gli interessi aziendali".
Dal concetto di ecosostenibilità prende vita eRide The Future, un progetto nato dalla partnership fra Yamaha Motor, Altea Federation ed Etraction Ebike per offrire alle aziende una soluzione di mobilità sostenibile da proporre ai propri dipendenti.
Il focus si sviluppa attorno alla convinzione che la transizione energetica ed ecologica passi anche da comportamenti e abitudini comuni, ad esempio, da come noi ci muoviamo e dai mezzi di trasporto che utilizziamo per farlo. A livello aziendale, diventa vincente promuovere opportunità di mobilità alternative, abbinandole a un sistema di monitoraggio integrato e un supporto alla rendicontazione Esg.
Da questa collaborazione deriva un approccio innovativo alla mobilità per le imprese, con un duplice scopo: aderire, promuovere e consolidare al proprio interno i principi della sostenibilità e al contempo incentivare la mobilità aziendale sostenibile, individuando soluzioni all’avanguardia per il trasporto urbano che non solo riducono l’impatto ambientale, ma migliorano anche l’efficienza e la qualità della vita dei propri collaboratori.
Torna anche quest’anno al Salone della CSR e dell’innovazione sociale (Università Bocconi, 9-10-11 ottobre 2024) il progetto 'Meet the CSR Leaders' che mette in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità. L’iniziativa nasce dalla partnership tra il Salone e Amapola, Società Benefit specializzata in sostenibilità e comunicazione. L’edizione di quest’anno è la terza, e si arricchisce nel format, grazie a incontri online e in presenza e alla collaborazione con il network dei CSRnatives, la prima e unica rete in Italia che riunisce giovani professionisti e studenti accomunati dalla passione per la CSR.
Meet the CSR Leaders è uno spazio dedicato a studentesse e studenti dell’università, anche appena laureati, che desiderano approfondire le prospettive di carriera in ambito sostenibilità, confrontandosi direttamente con chi ogni giorno lavora in questo settore. Gli incontri prevedono una sessione di orientamento one-to-one della durata di circa 30 minuti con un/una esperto/a presente al Salone. Sarà possibile approfondire con i 'leader' competenze, hard skill e soft skill, esperienze formative, lavorative e suggerimenti per indirizzare il proprio percorso professionale verso i temi di sostenibilità.
Per favorire la partecipazione di studentesse e studenti da tutta Italia, l’edizione 2024 prevede anche incontri da remoto, previsti per l’ultima giornata del Salone e dedicati esclusivamente a chi proviene da atenei al di fuori di Milano.
Nel 2023 il consumo di materie prime nell'Ue è diminuito del 5% (14,1 tonnellate pro capite) rispetto al 2018 (14,9 tonnellate pro capite). Lo sottolinea Eurostat, secondo cui la quota di materie prime secondarie rispetto a tutti i materiali di input nell'economia (il tasso di circolarità) si è attestata all'11,5% nel 2022.
"Ciò significa che non si sono verificati cambiamenti rispetto al 2017", spiega Eurostat. Inoltre, nel 2021, il valore aggiunto lordo nel settore dei beni e servizi ambientali è aumentato dello 0,28%, passando dal 2,24% del 2016 al 2,52% del Pil. L'ufficio statistico dell'Ue sottolinea che "i modelli di consumo e produzione hanno ampi impatti ambientali e sociali. L'Obiettivo di sviluppo sostenibile 'Consumo e produzione responsabili' (SDG 12) richiede azioni su molti fronti, tra cui l'adozione di pratiche sostenibili da parte delle aziende, la promozione di pratiche di approvvigionamento sostenibili da parte dei decisori politici e stili di vita consapevoli dell'ambiente da parte dei consumatori".
Per il quarto anno consecutivo il gruppo Cellularline, società attiva in Europa nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha pubblicato la nuova edizione del report ESG. Il metodo adottato per la misurazione dell'impatto ambientale e sociale è il BIA, Benefit Impact Assessment, sviluppato e promosso da B Lab, organizzazione non profit internazionale che certifica le B-Corp in tutto il mondo. Il processo di reporting delle performance segue lo standard del Global Reporting Initiative (GRI). In questo modo è possibile misurare oggettivamente una crescita evidente in quasi tutti gli ambiti in cui il Gruppo si è impegnato, con uno scatto del punteggio BIA overall – ovvero la somma dei punteggi delle cinque categorie sopraindicate – da 75,4 del 2022 a 78,7 nel 2023. A trainare la crescita in termini di punteggio BIA è l’impegno della società nei confronti dell’Ambiente, con 1,7 punti in più rispetto al 2022. Tra le diverse azioni di miglioramento, si evidenzia il raggiungimento del 70% di autosostentamento energetico con l’obiettivo dichiarato di aumentarne la percentuale al 100%, il rinnovo dell’Oasi Cellularline in collaborazione con 3Bee per la salvaguardia di 14 alveari (per un totale di 300.000 api) e la partecipazione – anche nel 2023 – al progetto 1% for the Planet, attraverso la donazione di una quota del fatturato appartenente alla linea di prodotti ecosostenibili BECOME.
I gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP) sono stati eliminati dal 97% dei prodotti con refrigeranti e sostituiti con gas a basso potenziale. Un risultato che ha portato a un importante riconoscimento del Gruppo nell’ultimo rapporto della Cool Coalition delle Nazioni Unite sull’industria del raffreddamento. Questo è solo uno dei risultati condivisi nel report.
Itelyum si conferma player di primo piano dell’economia circolare in Italia grazie a un business model incentrato sul recupero e riciclo dei rifiuti speciali, che ne ha fatto un soggetto unico nel Paese per dimensioni e servizio integrato: oggi infatti l’intero Gruppo ha la capacità di gestire circa un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, generando ricavi per più di 552 milioni di euro e raggiungendo indici di circolarità molto elevati, pari all’84%. È quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità 2022 di Itelyum presentato a Ecoforum 2023, pubblicato a poco più di un mese dalla celebrazione dei 60 anni di storia di Itelyum e che delinea il ruolo del Gruppo quale attore multifunzionale dell’economia circolare, con la sua gamma di servizi offerti alle diverse filiere industriali.
Sono diversi gli obiettivi di sostenibilità che vuole raggiungere BrianzAcque ed essi sono presenti anche nel Piano di Sostenibilità adottato nel 2020 con obiettivi allineati all’Agenda ONU 2030. Per quanto riguarda l’ambiente importante è la garanzia di distribuire un’acqua controllata, pulita e sicura; la riduzione e prevenzione della dispersione idrica, la lotta al cambiamento climatico, il maggiore utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili. Fin dalla prima edizione del Bilancio di Sostenibilità, dal 2017, BrianzAcque ha avviato un percorso che ha coinvolto trasversalmente i diversi livelli di responsabilità aziendali.
Con Decreto Direttoriale n. 18 del 31/5/2024, il MASE ha aperto i termini per presentare le domande di aiuto al fine della compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti da talune imprese nell’anno 2023. La domanda di aiuto potrà essere presentata, a decorrere dalle ore 9:00 del giorno 10 giugno 2024 e fino alle ore 19:00 del giorno 30 giugno 2024, utilizzando il modello reso disponibile sul sito web del soggetto gestore, firmato dal legale rappresentante e inviato al seguente indirizzo PEC fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.
Con il decreto 7082 del 09/05/2024, Regione Lombardia ha pubblicato la revisione degli allegati tecnici relativi le autorizzazioni alle emissioni in deroga, ai sensi del art.272 comma 2 e 3 del D.lgs 152/06. Le imprese che dovranno procedere al rinnovo dell'autorizzazione in deroga o presentare una nuova domanda di adesione, utilizzeranno i nuovi allegati tecnici dal n.2 al n.36. Le imprese con autorizzazione in deroga in scadenza (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione) dovranno presentare la domanda di rinnovo almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.
L’incentivo è rivolto a strutturati progetti di investimento da parte delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di conseguire delle significative riduzioni delle emissioni climalteranti - emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra. E’ previsto un contributo a fondo perduto e una garanzia gratuita su finanziamenti da concedere a condizioni di mercato.
Dedicato alle piccole e medie imprese delle filiere della plastica e tessile, prevede contributi a fondo perduto per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti. Le domande possono essere presentate sino al 3 settembre 2024
La sostenibilità non è una scelta singola ma un sistema. E per le piccole e medie imprese è un fattore determinante per sostenere mercato e concorrenza. Perché le aziende, grandi e piccole, che affrontano il mercato con tutte le esigenze proposte dai consumatori, cercano sempre fornitori che, a loro volta, siano sostenibili. Questo favorisce filiere di aziende sostenibili che in questo modo aumentano il ranking tenuto conto che dal 2026 sarà obbligatoria la presentazione di un bilancio di sostenibilità, che, con riferimento all’anno fiscale 2025, diventerà obbligatoria per le aziende con più di 250 dipendenti. Resta aperta la soluzione per le piccole e qui l’Unione europea dovrà esprimersi. Per le Pmi la sostenibilità fa rima con competitività.
La sostenibilità sta diventando determinante anche per gli istituti di credito, perché è sinonimo di sicurezza imprenditoriale e anche così si spiega il boom dei fondi ESG, infatti le aziende sostenibili mostrano una durata e una solidità che le altre non hanno. Anche in banca un’azienda non sostenibile che va a chiedere un prestito, può essere considerata alla stessa stregua di un cattivo pagatore e quindi si concretizza un problema reale, non solo di tendenza. In pratica se non sei sostenibile rischi di uscire dal mercato.
Per comunicare sostenibilità l’abc è lo stesso per i grandi come per i piccoli. La prima cosa da mettere a fuoco è la trasparenza, se sei ambiguo scivoli verso green washing, che è quella bruttissima pratica di raccontare cose non vere (ci si gioca la credibilità del brand). L’altro fattore è la possibilità di misurare quanto prometti in termini di sostenibilità: la misurabilità infatti è fondamentale. Lo strumento principe per comunicare è il bilancio di sostenibilità, che contiene tanti numeri ma soprattutto racconta il percorso che l’azienda ha scelto per raggiungerla. Ma c’è un punto che va chiarito: la sostenibilità (assoluta) non esiste, c’è un percorso che, in divenire, descrive le performances dell’azienda.
Quando nel 2016 la sostenibilità è diventata quasi una moda, improvvisamente abbiamo scoperto che una infinità di aziende, sulla carta, erano sostenibili. Per qualcuno bastava inquinare un po’ meno, in fondo. In realtà non era e non è così. Alcune imprese sono convinte che basti un bollino in più nella “conciliazione” del personale senza badare però al versante ambientale: così non va bene. La sostenibilità va letta a 360 gradi, non basta osservarne un pezzo, va vista nell’insieme delle pratiche ESG.
In qualche caso la sostenibilità può essere un fattore distorsivo della competitività e succede quando la sostenibilità viene applicata in modo talebano, magari da burocrati e non da tecnici, che spesso ottengono degli effetti in realtà insostenibili e talvolta che favoriscono alcune tipologie di gruppi industriali o nazioni rispetto ad altre. Succede quando vengono generate delle leggi soprattutto a livello europeo molto miopi che tengono in considerazione solo una parte degli elementi che compongono la sostenibilità. Magari troppo spostate verso l’ambiente, ma dimenticandosi delle conseguenze sull’aspetto sociale come i posti di lavoro o il costo per raggiungere determinati obiettivi.
*Giornalista, docente al corso di Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano. È autore del libro: Comunicare la Sostenibilità – Oltre il Greenwashing (2022) edito da Hoepli.
Aldo Bolognini Cobianchi
Docente di Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano
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