Volkswagen presenterà il nuovo Consiglio di Sostenibilità per la prima volta in occasione del 'Volkswagen Group Sustainability Forum' di Berlino.
Per una giornata, oltre 90 esperti provenienti da ambiti diversi - mondo scientifico, società civile, industria e gruppo Volkswagen - si confronteranno sui temi della sostenibilità. L'organo consultivo indipendente, istituito nel 2016, ha supportato la casa automobilistica tedesca su temi strategici legati alla sostenibilità. Composto da specialisti nell’ambito scientifico, fino al 2023, si è focalizzato principalmente sulla consulenza al cda e ai vari comitati aziendali. Con il nuovo format, Sustainability Practice Groups diventa invece un vero e proprio programma: il modello di cooperazione garantirà un riferimento e un impatto sui settori strategici e l'implementazione operativa in azienda.
“Nel Gruppo Volkswagen, la sostenibilità è alla base dei valori che guidano il nostro comportamento responsabile. È profondamente radicata come obiettivo strategico, e sostenuta da tappe intermedie ben definite. Il Consiglio di Sostenibilità indipendente porta un punto di vista inedito nella nostra organizzazione, fornendo indicazioni preziose per indirizzare la nostra trasformazione e la nostra crescita. Sono quindi lieto di dare il benvenuto a questo nuovo gruppo di esperti rinomati”, ha commentato Oliver Blume, Ceo del Gruppo Volkswagen.
Schneider Electric, che si occupa di trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha annunciato una collaborazione con il suo partner di lunga data Alstom; l’iniziativa ha l’obiettivo di sviluppare e fornire soluzioni sostenibili ai clienti del settore mobility. La loro collaborazione ha fatto un passo avanti con la sottoscrizione da parte di Schneider Electric della carta dell’Alliance Partnership Program di Alstom, avvenuta durante l’edizione 2024 di InnoTrans.
Le due aziende lavoreranno a stretto contatto per ridurre l'impatto ambientale dell'industria della mobilità. Le soluzioni includono l’adozione di tecnologie innovative e a minore peso di emissioni, come i quadri elettrici di media tensione privi di gas SF-6; supportare la circolarità e limitare l’impatto ambientale delle apparecchiature in tutto il ciclo di vita; aumentare l’efficienza energetica con l’adozione di tecnologie evolute, software e prodotti che ottimizzano l’uso dell’energia; ridurre le emissioni Scope 1,2 e 3 per raggiungere gli obiettivi di Alstom, validati da Science Based Target Initative in linea con l’Accordo di Parigi.
La collaborazione indirizzerà anche l’esigenza di digitalizzare la mobilità del futuro. Software e servizi digitali possono identificare aree di miglioramento per tutto il settore. Ad esempio, tecnologie connesse come i sensori possono raccogliere dati da usare per la manutenzione predittiva e operare in modo più sicuro e da remoto.
La finanza sostenibile supporterà la più ampia strategia di Snam e gli sforzi di transizione, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo, passando dal 40% del totale dei finanziamenti impegnati nel 2020 a circa l'80% nel 2023. La quota di finanza sostenibile aumenterà ulteriormente all'85% entro il 2027. E' quanto prevede il Transition Plan del gruppo.
Gli strumenti sustainability-linked di Snam adeguano le loro caratteristiche finanziarie a seconda che determinati KPI di Sostenibilità, predefiniti in fase di sottoscrizione, siano raggiunti o meno entro una data stabilita, rafforzando così l'impegno dell'azienda a raggiungere i propri target di decarbonizzazione: oltre il 50% del finanziamento sostenibile oggi è legato agli indicatori di riduzione delle emissioni, a ulteriore conferma del più ampio impegno di Snam in materia di sostenibilità.
Promuovere programmi di rinnovamento del patrimonio di edilizia scolastica e sostenere percorsi di potenziamento delle infrastrutture per la mobilità sostenibile locale. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato tra la Città Metropolitana di Milano e Cassa Depositi e Prestiti.
La cooperazione avviata tra l’Amministrazione locale e CDP si propone di garantire non solo la messa in sicurezza degli edifici oggetto di intervento, ma anche di realizzare opere di ammodernamento sostenibile valorizzando il ruolo della scuola quale perno dei processi di rigenerazione urbana. Questa visione integrata del territorio emerge anche nel secondo pilastro dell’accordo che prevede che CDP affianchi la Città Metropolitana di Milano nello sviluppo di progetti e infrastrutture funzionali al potenziamento della mobilità “dolce”, in particolare ciclistica. Si tratta di interventi che, nel loro complesso, hanno un impatto positivo sulla qualità di vita sul territorio e sulla salute e la sicurezza dei cittadini.
La Città Metropolitana di Milano intende realizzare interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio finalizzati alla riduzione degli oneri derivanti dalle locazioni passive anche avvalendosi di procedure di partenariato pubblico-privato. In particolare, si stanno valutando la fattibilità e le modalità più appropriate per realizzare un nuovo edificio scolastico adeguato ad ospitare il Liceo Caravaggio, attualmente ubicato in una struttura in locazione.
Settemila metri quadri di ecosistema urbano per tutto il quartiere già realizzati al Vivaio e ventimila in progetto con la realizzazione dell’edificio di alta formazione e residenza universitaria di U10: sono solo alcune delle azioni messe in atto dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca presso il campus di Milano e di Monza per rendere l’Ateneo sempre più sostenibile e inclusivo.
Il Comitato BASE (Bicocca Ambiente Società Economia), in collaborazione con il Settore Sostenibilità, ha redatto il nuovo Report di sostenibilità 2024, il documento che riassume iniziative, progetti e risultati nell’ambito della sostenibilità sociale, economica e ambientale che testimonia l’impegno verso gli obiettivi dell’Agenda 2030. La presentazione è avvenuta oggi in occasione della lezione zero sulla sostenibilità e del dialogo con l’attore Stefano Accorsi sull’incontro tra arte, spettacolo e scienza a partire da Planetaria, discorsi con la terra, un progetto nato da un’idea di Stefano Accorsi e Filippo Gentili e prodotto da SuperHumans insieme alla Fondazione Teatro della Toscana.
Un’occasione per veicolare messaggi che incidano positivamente su stili di vita e comportamenti per mitigare l’impatto di tutti sull’ambiente, per contribuire al benessere sociale e promuovere uno sviluppo economico di lungo termine. L’aggiornamento del Report è l’occasione per far conoscere le strategie e i risultati ottenuti per rendere l’Università più green, smart e internazionale.
La piattaforma Ener2Crowd e Atlas SGR annunciano la partnership per il crowdlending ESG. Atlas SGR, attraverso Atlas PMI Destinazione Futuro, il proprio fondo di investimento alternativo dedicato alle piccole e medie imprese che ha ottenuto un investimento iniziale di 15 milioni di euro con un target di raccolta a due anni di 100 milioni di euro, è anchor investor di Ener2Crowd, piattaforma e app italiana di investimenti green. Per la prima volta un fondo di investimento istituzionale partecipa direttamente a campagne di crowdlending, riconoscendo la qualità ambientale dell’offerta e il basso profilo di rischio del portafoglio della piattaforma Ener2Crowd che ha fatto della ricerca del più basso tasso di default e di ritardi la propria missione.
La chiave dell’accordo è l’incontro tra i valori e gli obiettivi condivisi: promuovere lo sviluppo sostenibile e l’economia reale in modo efficace ed efficiente, per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane e per aumentare la sensibilità degli investitori verso investimenti green.
Atlas PMI Destinazione Futuro parteciperà con un investimento significativo a ogni campagna che risponda ai propri criteri relativi a impatti ambientali, tipologia di progetto e profilo di rischio, investendo insieme al crowd. Gli investimenti del Fondo potranno coprire fino al 50% del valore della singola campagna di crowdlending e ogni PMI potrà complessivamente ricevere nel tempo fino a 500.000,00€ di finanziamenti.
Il Bilancio di Sostenibilità 2023 rappresenta la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Assolombarda, ed è stato redatto su base volontaria per mostrare il proprio impegno in ambito di sostenibilità nei confronti degli stakeholder interni ed esterni. Questo documento riflette l’impegno di Assolombarda nel perseguire pratiche aziendali responsabili ed evidenzia i progressi compiuti dall’Associazione nel corso dell’anno 2023, nonché le sfide incontrate lungo il percorso. In questo quadro, Assolombarda è attivamente impegnata a promuovere la sostenibilità in tutti i suoi aspetti per favorire lo sviluppo delle imprese e del territorio e diffondere una cultura ESG.
Per il quarto anno consecutivo il gruppo Cellularline, società attiva in Europa nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha pubblicato la nuova edizione del report ESG. Il metodo adottato per la misurazione dell'impatto ambientale e sociale è il BIA, Benefit Impact Assessment, sviluppato e promosso da B Lab, organizzazione non profit internazionale che certifica le B-Corp in tutto il mondo. Il processo di reporting delle performance segue lo standard del Global Reporting Initiative (GRI). In questo modo è possibile misurare oggettivamente una crescita evidente in quasi tutti gli ambiti in cui il Gruppo si è impegnato, con uno scatto del punteggio BIA overall – ovvero la somma dei punteggi delle cinque categorie sopraindicate – da 75,4 del 2022 a 78,7 nel 2023. A trainare la crescita in termini di punteggio BIA è l’impegno della società nei confronti dell’Ambiente, con 1,7 punti in più rispetto al 2022. Tra le diverse azioni di miglioramento, si evidenzia il raggiungimento del 70% di autosostentamento energetico con l’obiettivo dichiarato di aumentarne la percentuale al 100%, il rinnovo dell’Oasi Cellularline in collaborazione con 3Bee per la salvaguardia di 14 alveari (per un totale di 300.000 api) e la partecipazione – anche nel 2023 – al progetto 1% for the Planet, attraverso la donazione di una quota del fatturato appartenente alla linea di prodotti ecosostenibili BECOME.
I gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP) sono stati eliminati dal 97% dei prodotti con refrigeranti e sostituiti con gas a basso potenziale. Un risultato che ha portato a un importante riconoscimento del Gruppo nell’ultimo rapporto della Cool Coalition delle Nazioni Unite sull’industria del raffreddamento. Questo è solo uno dei risultati condivisi nel report.
Itelyum si conferma player di primo piano dell’economia circolare in Italia grazie a un business model incentrato sul recupero e riciclo dei rifiuti speciali, che ne ha fatto un soggetto unico nel Paese per dimensioni e servizio integrato: oggi infatti l’intero Gruppo ha la capacità di gestire circa un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, generando ricavi per più di 552 milioni di euro e raggiungendo indici di circolarità molto elevati, pari all’84%. È quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità 2022 di Itelyum presentato a Ecoforum 2023, pubblicato a poco più di un mese dalla celebrazione dei 60 anni di storia di Itelyum e che delinea il ruolo del Gruppo quale attore multifunzionale dell’economia circolare, con la sua gamma di servizi offerti alle diverse filiere industriali.
Con Decreto Direttoriale n. 18 del 31/5/2024, il MASE ha aperto i termini per presentare le domande di aiuto al fine della compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti da talune imprese nell’anno 2023. La domanda di aiuto potrà essere presentata, a decorrere dalle ore 9:00 del giorno 10 giugno 2024 e fino alle ore 19:00 del giorno 30 giugno 2024, utilizzando il modello reso disponibile sul sito web del soggetto gestore, firmato dal legale rappresentante e inviato al seguente indirizzo PEC fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.
Con il decreto 7082 del 09/05/2024, Regione Lombardia ha pubblicato la revisione degli allegati tecnici relativi le autorizzazioni alle emissioni in deroga, ai sensi del art.272 comma 2 e 3 del D.lgs 152/06. Le imprese che dovranno procedere al rinnovo dell'autorizzazione in deroga o presentare una nuova domanda di adesione, utilizzeranno i nuovi allegati tecnici dal n.2 al n.36. Le imprese con autorizzazione in deroga in scadenza (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione) dovranno presentare la domanda di rinnovo almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.
L’incentivo è rivolto a strutturati progetti di investimento da parte delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di conseguire delle significative riduzioni delle emissioni climalteranti - emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra. E’ previsto un contributo a fondo perduto e una garanzia gratuita su finanziamenti da concedere a condizioni di mercato.
Dedicato alle piccole e medie imprese delle filiere della plastica e tessile, prevede contributi a fondo perduto per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti. Le domande possono essere presentate sino al 3 settembre 2024
La sostenibilità non è una scelta singola ma un sistema. E per le piccole e medie imprese è un fattore determinante per sostenere mercato e concorrenza. Perché le aziende, grandi e piccole, che affrontano il mercato con tutte le esigenze proposte dai consumatori, cercano sempre fornitori che, a loro volta, siano sostenibili. Questo favorisce filiere di aziende sostenibili che in questo modo aumentano il ranking tenuto conto che dal 2026 sarà obbligatoria la presentazione di un bilancio di sostenibilità, che, con riferimento all’anno fiscale 2025, diventerà obbligatoria per le aziende con più di 250 dipendenti. Resta aperta la soluzione per le piccole e qui l’Unione europea dovrà esprimersi. Per le Pmi la sostenibilità fa rima con competitività.
La sostenibilità sta diventando determinante anche per gli istituti di credito, perché è sinonimo di sicurezza imprenditoriale e anche così si spiega il boom dei fondi ESG, infatti le aziende sostenibili mostrano una durata e una solidità che le altre non hanno. Anche in banca un’azienda non sostenibile che va a chiedere un prestito, può essere considerata alla stessa stregua di un cattivo pagatore e quindi si concretizza un problema reale, non solo di tendenza. In pratica se non sei sostenibile rischi di uscire dal mercato.
Per comunicare sostenibilità l’abc è lo stesso per i grandi come per i piccoli. La prima cosa da mettere a fuoco è la trasparenza, se sei ambiguo scivoli verso green washing, che è quella bruttissima pratica di raccontare cose non vere (ci si gioca la credibilità del brand). L’altro fattore è la possibilità di misurare quanto prometti in termini di sostenibilità: la misurabilità infatti è fondamentale. Lo strumento principe per comunicare è il bilancio di sostenibilità, che contiene tanti numeri ma soprattutto racconta il percorso che l’azienda ha scelto per raggiungerla. Ma c’è un punto che va chiarito: la sostenibilità (assoluta) non esiste, c’è un percorso che, in divenire, descrive le performances dell’azienda.
Quando nel 2016 la sostenibilità è diventata quasi una moda, improvvisamente abbiamo scoperto che una infinità di aziende, sulla carta, erano sostenibili. Per qualcuno bastava inquinare un po’ meno, in fondo. In realtà non era e non è così. Alcune imprese sono convinte che basti un bollino in più nella “conciliazione” del personale senza badare però al versante ambientale: così non va bene. La sostenibilità va letta a 360 gradi, non basta osservarne un pezzo, va vista nell’insieme delle pratiche ESG.
In qualche caso la sostenibilità può essere un fattore distorsivo della competitività e succede quando la sostenibilità viene applicata in modo talebano, magari da burocrati e non da tecnici, che spesso ottengono degli effetti in realtà insostenibili e talvolta che favoriscono alcune tipologie di gruppi industriali o nazioni rispetto ad altre. Succede quando vengono generate delle leggi soprattutto a livello europeo molto miopi che tengono in considerazione solo una parte degli elementi che compongono la sostenibilità. Magari troppo spostate verso l’ambiente, ma dimenticandosi delle conseguenze sull’aspetto sociale come i posti di lavoro o il costo per raggiungere determinati obiettivi.
*Giornalista, docente al corso di Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano. È autore del libro: Comunicare la Sostenibilità – Oltre il Greenwashing (2022) edito da Hoepli.
Aldo Bolognini Cobianchi
Docente di Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano
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