Il paesaggio italiano della sostenibilità si è animato tra il 18 settembre e l’8 ottobre 2025 grazie alla Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile (ESDW), che ha offerto un’occasione di confronto e azione per imprese, istituzioni e cittadini. In un momento in cui la transizione verde diventa imperativo non più rinviabile, la ESDW ha fornito uno spazio per mettere in relazione obiettivi strategici, pratiche concrete e cultura d’impresa.
Per le aziende questo significa trasformare la sensibilità ambientale in opportunità: partecipare a iniziative dedicate, declinare azioni di sensibilizzazione nelle filiere, misurare impatti e comunicare risultati. Non si tratta solo di adempimenti o “etichetta”, ma di integrare la sostenibilità nel cuore della missione aziendale. Il contesto italiano, tuttavia, mostra segnali contrastanti: non basta aderire alla settimana tematica, occorre che le imprese colgano il momento per consolidare visione strategica, formazione, governance e nuovi modelli di business. Le Pmi, in particolare, possono trovare nella ESDW uno stimolo per innovare processi, proporre soluzioni “green” e rafforzare la propria reputazione.
Il rischio resta che l’evento rimanga una vetrina episodica: diventa allora essenziale che le azioni abbiano ricadute durature, con indicatori, monitoraggio e trasparenza. Se così sarà, l’ESDW potrà essere un ponte verso un nuovo modo di fare impresa, che non addolcisce solo la relazione con la Terra, ma costruisce valore competitivo.
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