La Commissione europea ha proposto l’estensione del Programma di Ricerca e Formazione Euratom per il biennio 2026-2027, garantendo la continuità delle iniziative avviate nel periodo 2021-2025 e mantenendo l’allineamento con l’attuale Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione Europea. Questa decisione rappresenta un passo strategico per rafforzare la competitività, la sicurezza e la sostenibilità energetica dell’Europa, in particolare nel settore nucleare, che resta centrale per gli obiettivi di decarbonizzazione e autonomia energetica.

 

Il programma Euratom, distinto ma complementare al più ampio Horizon Europe, finanzia ricerca, formazione e partenariati pubblico-privati nel campo dell’energia nucleare, con particolare attenzione alla sicurezza degli impianti, alla gestione dei rifiuti radioattivi e allo sviluppo di tecnologie innovative come la fusione nucleare. L’estensione proposta mira a consolidare e ampliare questi ambiti, puntando a mantenere l’eccellenza europea nella ricerca nucleare e a sostenere la transizione verso un sistema energetico più pulito e sicuro.

 

Tra le priorità confermate e rafforzate dal nuovo programma vi sono:

  • Ricerca sulla sicurezza nucleare: sviluppo di strumenti avanzati e metodologie per garantire la massima sicurezza degli impianti, con un’attenzione particolare alla protezione dalle radiazioni e alla gestione dei materiali nucleari.

  • Partenariati pubblico-privati per la fusione nucleare: la proposta prevede la creazione di un partenariato rafforzato tra settore pubblico e industria per affrontare le sfide tecnologiche e ingegneristiche legate alla progettazione e costruzione delle future centrali a fusione, una tecnologia considerata fondamentale per la produzione di energia pulita a lungo termine.

  • Formazione e sviluppo delle competenze: il programma promuove la mobilità di studenti e ricercatori, l’accesso alle infrastrutture di ricerca e programmi di riqualificazione professionale per assicurare una forza lavoro altamente specializzata e pronta alle sfide del settore nucleare.

  • Ricerca sulla sicurezza e non proliferazione nucleare: in risposta alla crescente diffusione delle tecnologie nucleari a livello globale, il programma sostiene attività di controllo, garanzie e misure di sicurezza per prevenire rischi legati alla proliferazione.

La proposta di estensione è stata elaborata dopo una valutazione intermedia del programma 2021-2025, che ha confermato l’importanza di proseguire la ricerca sulla sicurezza e ha suggerito di intensificare il coinvolgimento del settore privato nella ricerca sulla fusione. Inoltre, il programma applicherà le misure di semplificazione introdotte da Horizon Europe, facilitando l’accesso ai finanziamenti e la partecipazione degli attori coinvolti.

 

Il testo della proposta è stato presentato alla discussione con gli Stati membri il 14 marzo 2025 e attende ora l’approvazione formale da parte del Consiglio dell’Unione Europea. Il Parlamento europeo ha espresso un parere favorevole, sottolineando l’importanza di mantenere e rafforzare la leadership europea nel settore nucleare attraverso un programma di ricerca e formazione solido e ben finanziato.

 

In sintesi, l’estensione del programma Euratom 2026-2027 rappresenta un elemento chiave per sostenere la strategia europea di transizione energetica, combinando innovazione tecnologica, sicurezza e sviluppo delle competenze. Questo impegno si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a garantire un futuro energetico sostenibile, sicuro e competitivo per l’Europa, confermando il ruolo centrale del nucleare nella lotta ai cambiamenti climatici e nella sicurezza degli approvvigionamenti energetici.