Booklet economia

settembre 2022

Booklet Economia: il quadro della Lombardia con il confronto europeo e i focus sui territori - settembre 2022

Produzione, lavoro ed export: crescono i rischi per i prossimi mesi. Dopo i primi due trimestri estremamente positivi e una estate cauta, sul quarto trimestre peseranno i costi di energia e materie prime

Nella prima metà del 2022 l’economia lombarda ha mostrato una resistenza straordinaria: dopo un primo trimestre estremamente positivo, il secondo si è chiuso con dati ancor più sorprendenti nonostante i forti fattori avversi. Il manifatturiero ha infatti accelerato oltre ogni attesa tra aprile e giugno scorso, ben più della media italiana e dei principali paesi europei, così la produzione lombarda registra nel secondo trimestre 2022 un +11,2% rispetto al pre Covid, mentre l’Italia è a +2,2% e la Spagna a +0,2%, la Germania ancora sotto a -3,9% e la Francia a -4,2%.

Lo slancio positivo si evidenzia anche sui mercati internazionali, con le esportazioni lombarde che nel secondo trimestre del 2022 crescono ben del +20,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, per un bilancio complessivo record di 80,7 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno. La crescita primaverile dell’export regionale avviene per i tre quinti sui mercati europei, dove spiccano incrementi a due cifre verso la Spagna (+30,5% tendenziale nel secondo trimestre 2022), la Germania (+25,1%) e la Francia (+20,7%). Tra i mercati extra europei, emergono invece gli Stati Uniti con un +36%, mentre la Cina, in linea con il rallentamento economico interno, è in flessione del -4,6%. A livello settoriale, i più dinamici in ordine di contributo alla performance tra aprile e giugno sono i metalli (+30,7%), la moda (+27,3%), la chimica (+22,9%) e l’elettronica (+27,3). In diminuzione si evidenziano solo i mezzi di trasporto (-2,6%).

In estate la fase espansiva del manifatturiero si è, tuttavia, indebolita. Gli ultimi dati di luglio e agosto rivelano, infatti, una discesa importante del clima di fiducia nel Nord Ovest e in Lombardia (sui minimi dalla primavera del 2021, al pari di quanto sta accadendo in Italia e nel complesso europeo) e soprattutto un ridimensionamento consistente degli ordini e delle aspettative di domanda e produzione per questo autunno. 

Al contrario, i servizi continuano a mostrare una buona tenuta, principalmente grazie al contributo del turismo. Nel complesso, dunque, il terzo trimestre dovrebbe chiudersi con una lieve espansione. 

L’incognita maggiore resta dunque il quarto trimestre dell’anno, su cui pesano principalmente gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici e le incertezze della domanda internazionale. 

Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime, il quadro è di un aumento generalizzato e significativo rispetto ai livelli antecedenti la pandemia: sia i principali metalli (nichel, acciaio, alluminio, rame, …) sia gli alimentari (come frumento e olio di palma) ormai portano stabili aumenti di almeno il 50% rispetto a gennaio 2020

Nelle ultime settimane le dinamiche tornano però a differenziarsi, con i prezzi degli alimentari spinti verso l’alto dalla guerra, e quelli dei metalli, invece, in arretramento per I‘indebolimento della domanda globale. Nei beni energetici c’è, poi, una divergenza tra Brent, in flessione per il rallentamento di molte economie (quotazione attuale intorno ai 90 dollari al barile, dopo rialzi fino al di sopra dei 120 dollari a giugno), e gas europeo, sempre su prezzi record (quotazione attuale intorno a 190 €/MWh, quasi 17 volte la media di 11,2 €/MWh di gennaio 2020) e interessato da estrema volatilità (nello scorso mese di agosto ha oscillato tra un massimo di 339 e un minimo di 192 €/MWh). Questa volatilità rappresenta un elemento ulteriore di complessità per le aziende, già in forte difficoltà nel gestire gli alti costi di approvvigionamento.

Infine, per quanto riguarda il mercato del lavoro gli ultimi indicatori disponibili riferiti al secondo trimestre 2022 continuano a mostrare un quadro complessivamente positivo in Lombardia, con 115 mila occupati in più a confronto con il 2021 e, al contempo, una diminuzione sia dei disoccupati (-40 mila) sia degli inattivi (-85 mila). Il tasso di disoccupazione scende così al 5,0% (dal 6,0% di un anno prima), al pari di quanto avviene nelle regioni benchmark europee. Più nel dettaglio, rispetto al secondo trimestre 2019 c’è ancora per la Lombardia un divario di -30 mila occupati e, inoltre, sebbene ci siano 7 mila disoccupati in meno si contano ben 32 mila inattivi in più ad indicare una situazione ancora deficitaria, sebbene meno che in passato, e ancora ampiamente legata al fenomeno dell’inattività. Dai dati più recenti di cassa integrazione emerge che nei mesi estivi le ore autorizzate in Lombardia scendono e si avvicinano a livelli comparabili a quelli prima della pandemia. 

Scarica il report completo: La Lombardia nel confronto nazionale ed europeo - Edizione Settembre 2022

Nota: nel mese di aprile 2020 l’Istat non ha diffuso il dato dell’Italia e del Nord-Ovest a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Nota: nel mese di aprile 2020 l’Istat non ha diffuso il dato dell’Italia e del Nord-Ovest a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

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