Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda e Presidente di Museimpresa, racconta come nasce il progetto “Nel tempo di una storia”
Come nasce il progetto “Nel tempo di una storia”?
Ho raccolto l’invito delle imprese che fanno parte di Assolombarda e Museimpresa a raccontare il patrimonio che i loro musei e archivi aziendali custodiscono.
Il compito mio e del mio team, tramite il progetto editoriale What Italy Is, sarà realizzare un viaggio attraverso i musei e gli archivi d’impresa italiani e raccontare ciò che c’è di bello e di interessante al loro interno. Il tutto utilizzando un linguaggio specifico, che faccia leva sul registro narrativo tipico dei social media e sfrutti al meglio il potere che immagini e video hanno oggi nella comunicazione 3.0. Il nostro obiettivo, infatti, è avvicinare quanto più un pubblico nuovo al mondo della cultura d’impresa e all’enorme patrimonio e valori che i musei e gli archivi d’impresa custodiscono.
Cosa raccontano i musei e gli archivi delle imprese italiane?
I musei e gli archivi delle imprese italiane – e sono certo che lo confermerò tra un anno, quando concluderemo il progetto – contengono infinite storie straordinarie di donne e di uomini, ma soprattutto della società e del nostro Paese.
L’obiettivo mio e del team di What Italy is sarà mettere in luce questa unicità, questo incredibile patrimonio, raccontando le storie legate a specifici oggetti e ricordi che appartengono oggi soprattutto alla mia generazione, la quale ha avuto modo di viverli e conservali nella propria memoria personale. Mi riferisco a quella trasformazione che l’industria italiana ha vissuto a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e che ha portato a un'esplosione dell’invenzione e della produzione di oggetti di design – oggi iconici – e delle campagne di advertising. Riferimenti culturali che appartengono alla mia infanzia, ma anche a quella di tantissime persone collegate sui social media e non solo. Sono oggi parte della cultura anche delle nuove generazioni, che, attraverso i ricordi dei genitori e dei nonni, hanno fatto proprio un mondo non vissuto personalmente, ma che appartiene al loro DNA valoriale.
Indubbiamente la nostra ricerca, che andrà sviluppandosi attraverso il racconto dei musei e degli archivi d’impresa, metterà in luce il “bello” e il “curioso”. Ciò che è “molto piccolo” o “molto grande”, “molto colorato” o “in bianco e nero”. Tutto ciò che è curiosità e che attrae il nostro interesse, catturando l’attenzione del pubblico passando in primis per un piano estetico per poi successivamente approfondire il racconto delle testimonianze di donne e uomini del passato che hanno scritto la storia della società italiana.
Perché la scelta delle storie Instagram per raccontare “Nel tempo di una storia”?
Instagram e altri social media sono il mio strumento di lavoro quotidiano da oltre dieci anni. Essi da sempre rappresentano per me una sfida: trasferire un messaggio carico di contenuto, superando l’estetica tout court.
In questo caso il messaggio è duplice: trasmettere un'identità – che è quella a cui tengo, quella italiana – e incuriosire le persone, trasferendo loro un'ispirazione per scoprire il patrimonio d’impresa che la loro città o quelle vicine custodiscono nei musei e negli archivi aziendali del territorio.
Instagram, quindi, è lo strumento per raggiungere tale obiettivo. Uno strumento che conosco approfondimentamente, dove quotidianamente svolgo la mia attività lavorativa come fotografo e direttore creativo, e che utilizzo per poter ispirare e non semplicemente per intrattenere le persone.
In una parola, cos’è la cultura d’impresa?
Per me la cultura d’impresa è un insieme di visioni che si sono concretizzate e che hanno influenzato e cambiato la società.
Galleria Campari
Galleria Campari è un museo aziendale interattivo e multimediale, che racconta il rapporto tra il marchio e la sua comunicazione attraverso l'arte e il design, la sua storia e l'evoluzione del prodotto. Deve la propria forza all'unicità e alla ricchezza del suo Archivio storico, giacimento culturale poliedrico che custodisce i pezzi originali di grafica pubblicitaria, centinaia di album fotografici e oggetti iconici, come le 130 bottiglie e i 50 bicchieri storici, e gli oltre 400 oggetti vari e di merchandising dell'epoca. È soprattutto grazie a Davide Campari, figlio del fondatore Gaspare, che l'azienda da fine 1800 si apre ai più innovativi linguaggi di comunicazione creando negli anni una forte relazione con le espressioni artistiche del proprio tempo. Da Leonetto Cappiello a Fortunato Depero, da Marcello Dudovich per arrivare a Bruno Munari, dai caroselli ai progetti con grandi registi come Fellini, Sorrentino, Sollima, Garrone, Galleria Campari racconta a 360° la storia del marchio tra arte e creatività.
Archivio Dompé e Bellezza d'Italia
Nel 1947 Franco Dompé, fondatore e amministratore della giovane Dompé Farmaceutici, ha l'idea di pubblicare una rivista con un taglio editoriale innovativo indirizzata ai medici italiani. "Bellezza d'Italia vuole essere un'affezionata serena compagna nelle ore di riposo del medico, uno spiraglio di mondo... che arriva ogni mese al domicilio del medico". Si tratta di una forma di "brand journalism" ante litteram: il nome dell'azienda, infatti, non risulta invasivo, emergendo nelle poche pubblicità. L'Archivio Dompé custodisce una collezione quasi completa di Bellezza d'Italia ma non solo, costituisce una fonte preziosa per approfondire anche la storia dell'azienda fin dalle sue origini, lo sviluppo dell'industria farmaceutica e, più in generale, la cultura economica del nostro Paese dalla seconda metà dell'Ottocento agli anni '90.
Archivio Storico Fondazione Fiera Milano
È un legame antico e forte quella della Fiera di Milano con la sua città, simboleggiato dal Palazzo dello Sport, noto oggi come Palazzo delle Scintille. Progettato da Paolo Vietti e inaugurato nel 1923 per ospitare un velodromo nell'ambito della vecchia Fiera Campionaria di Milano, è stato luogo di competizioni sportive, casa dei motori e salone nautico. Nel 1946, quando il Teatro alla Scala è troppo danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo delle Scintille è pronto ad ospitarne la stagione musicale mettendosi al servizio della città. E anche oggi, trasformato in centro vaccinale, si conferma come un luogo simbolo del forte legame con la comunità.
Archivio Storico di Intesa Sanpaolo
Uno spaccato dell'evoluzione della struttura sociale e imprenditoriale del Paese, è quello che emerge dalle diverse tipologie documentarie conservate nell'Archivio. Nel caveau, in particolare, sono custoditi alcuni fra i fondi archivistici più preziosi: nel 1940 quello della sede di via Verdi 8 a Milano, considerato il rifugio antiaereo più sicuro della città, fu scelto come ricovero idoneo di alcune opere d'arte dei musei lombardi durante la seconda guerra mondiale.
Gruppo Bracco
La storia del Gruppo Bracco è strettamente connessa a una molecola, sviluppata dai suoi ricercatori e messa in commercio nel 1981, che rivoluzionò il settore della diagnostica per immagini e che permise di realizzare il primo mezzo di contrasto non ionico caratterizzato da una eccezionale tollerabilità e stabilità: lo lopamidolo. Oggi il Gruppo vanta un patrimonio di oltre 2.000 brevetti e investe ogni anno in ricerca e sviluppo oltre il 10% del fatturato di riferimento nell'imaging diagnostico e nei dispositivi medicali avanzati.
Centrale dell'Acqua di Milano
La Centrale Cenisio, oggi Centrale dell'Acqua di Milano, nasce nel 1906 per rendere la rete dell'acquedotto milanese più efficiente. L'edificio, ristrutturato nel 2018 da MM (ex Metropolitana Milanese), è un luogo che fonde storia e innovazione per raccontare alla città l'importanza di una risorsa indispensabile.
Museo OM Carrelli Elevatori
All'interno della rinnovata sede di STILL, attraverso immagini storiche, macchinari d'epoca, filmati, documenti e targhe originali, si ripercorre un secolo di storia d'impresa, fatta di evoluzione e innovazione, capace di interpretare il cambiamento di un'epoca. Il Museo OM Carrelli Elevatori racconta questo percorso attraverso un lungo corridoio che contiene anche alcuni esemplari di carrelli elevatori prodotti tra gli anni 50 e 60.
Fondazione Pirelli
Nel cuore del quartiere Bicocca a Milano, la Fondazione custodisce dal 2008 il patrimonio storico-artistico che l'azienda ha costruito nei suoi 150 anni di storia. Migliaia di documenti, bozzetti, fotografie, filmati testimoniano la relazione tra manifattura e creatività, tra evoluzione della tecnologia e racconto degli artisti grazie all'intensa collaborazione di Pirelli con intellettuali, designer, fotografi.
Collezione Branca
Un secolo e mezzo di storia di un'azienda diventata leader nel mondo con il celebre amaro. Collezione Branca, il museo d'impresa di Fratelli Branca Distillerie, ospitato nell'area produttiva aziendale a Milano, è uno spazio dove l'oggetto assume un duplice significato: è documentazione storica di un'importante realtà industriale italiana e testimonianza della storia della comunicazione innovativa: l'aquila che artiglia la bottiglia di Fernet con il globo sottostante, firmata nel 1893 da Leopoldo Metlicovitz, è diventata protagonista dell'arte pubblicitaria del '900, oltre che simbolo dell'azienda nel mondo.
Museo CIFA
CIFA, Compagnia Italiana Forme Acciaio, progetta e realizza macchine per la produzione, il trasporto e la posa del calcestruzzo fin dal 1928. I prodotti esposti nel museo a pochi chilometri da Milano, esprimono l'innovazione tecnologica dell'azienda che ha contribuito alla narrazione d un'Italia operosa, ingegnosa e proiettata verso il futuro: dalla classica betoniera da cantiere che ha fatto storia e alla prima autobetoniera ibrida al mondo, chiamata Energya.
Fondazione Mansutti
La Fondazione custodisce la storia dell'industria assicurativa mondiale: oltre 6.000 opere, 450 manifesti pubblicitari e più di 800 targhe-incendio: placche di ottone che venivano affisse sui palazzi, per consentire ai pompieri di identificare le case assicurate.
Museo Mondo Milan
Il museo di AC Milan ripercorre la storia rossonera dal 1899 ad oggi, raccontandone il presente e il futuro. Oltre 40 teche mostrano rari cimeli storici e 20 monitor raccontano i momenti più significativi e le testimonianze dei protagonisti che hanno scritto la storia del club. Nella Sala dei Trofei si possono ammirare i 20 trofei nazionali e i 22 internazionali vinti dalla squadra.
Touring Club Italiano
Dal 1961, anno della prima edizione, le iconiche Guide Verdi del Touring Club hanno accompagnato gli italiani nei loro primi viaggi nel nostro Paese e all'estero. Nell'Archivio Storico del Touring Club possiamo ripercorrere un secolo di storia e turismo in Italia grazie alle fotografie, alle stampe in bianco e nero, alle cartoline di viaggio, alle cartine e ai volumi custoditi al suo interno.
Mumac - Museo della Macchina per Caffè
Nel 2012 Gruppo Cimbali, che dal 1930 si occupa di produzione di macchine per caffè espresso professionali, inaugura il Mumac.
Nel quartier generale dell’azienda, quello che in origine era uno dei magazzini di ricambi ora ospita l’esposizione permanente dei 100 modelli più significativi di macchine per il caffè espresso. Tra questi spicca la "Cimbali Pitagora" del 1962, nata dal genio dei fratelli Castiglioni. Una vera e propria icona: l'unica macchina per caffè ad aver vinto il "Compasso d’oro".
Kartell Museo
Prima azienda in Italia e una delle prime in Europa a produrre oggetti per la casa in materiale plastico, Kartell ha contribuito a una vera e propria rivoluzione nel campo del design.
Kartell Museo, in un percorso espositivo che si sviluppa nella storica sala mostre dello stabilimento aziendale, racconta la storia di prodotti che, dal 1949 a oggi, sono diventati vere e proprie icone di design e hanno cambiato la nostra quotidianità.