Guasto in azienda: un macchinario si è inceppato. La produzione rallenta, si cercano le cause, parte la richiesta di assistenza. Il tecnico, però, non può arrivare subito. Tocca aspettare, perché è faccenda che non si può risolvere al telefono. E di ora in ora, il danno per l'impresa aumenta. Ipotizziamo, invece, che qualcuno possa mostrare in diretta il problema all’assistenza. Un addetto sul campo, attraverso un visore dotato di telecamere ad alta definizione, trasmette la situazione al tecnico da remoto, che a sua volta lo guida, condivide informazioni e documenti tecnici.
Da tempo si discute di quanto le tecnologie di realtà aumentata (Ar, come nel caso appena descritto) e di realtà virtuale (Vr) possano avere un impatto positivo sull’operatività delle aziende.
Secondo uno studio di Klecha & Co, banca di investimento specializzata in tecnologia, a livello mondiale nel 2023 la spesa delle aziende per sistemi di Ar e Vr raggiungerà i 121 miliardi di dollari. Tre volte tanto il volume della spesa per il segmento consumer. Ma come integrare al meglio questi strumenti all’interno del processo aziendale? Ipotizziamo che una situazione come quella descritta non avvenga in un giorno qualsiasi, ma in un periodo in cui la mobilità dei tecnici è ridotta, come durante l’emergenza coronavirus, e che l’impianto sia strategico. La differenza tra avere a bordo o meno queste tecnologie è notevole.