“In questi giorni gli insegnamenti da seguire sono gli stessi che mio padre, Onofrio Rocchitelli, applicava già 57 anni fa, quando insieme a mia madre, Dolores Loro, fondò la sua azienda. Ci diceva “prima le persone”, e così abbiamo fatto quando è scoppiata questa emergenza sanitaria”. Laura Rocchitelli è la presidente di Gruppo Rold e di Elettrotecnica Rold, impresa leader nel settore della componentistica per elettrodomestici. Insieme ai fratelli guida l'azienda di famiglia di Nerviano, nord ovest di Milano, fiore all'occhiello del manifatturiero lombardo e italiano.
“Garantire la salute e garantire gli stipendi sono le priorità da rispettare sempre, a costo di sacrifici – precisa – Ancora prima che uscissero i protocolli, abbiamo deciso di dotare tutti i dipendenti di mascherine e guanti, facendo controlli con termoscanner e pulizie profonde, predisponendo le misure per il distanziamento sociale, anche in mensa. E poi lo smart working per tutti coloro che potevano farlo, dal commerciale, alla progettazione. Ma su 230 assunti abbiamo 190 persone legate all'attività strettamente di produzione, che non possono fare smart working”.
La storia di Rold è la stessa di tante aziende tricolore che in questi giorni hanno dovuto far fronte al Dpcm del 22 marzo: chi non ha il codice Ateco giusto, si deve obbligatoriamente fermare.
“È stata la prima volta in oltre 50 anni. Abbiamo dovuto chiudere, spegnere i macchinari. Fermare tutto”. Sono 190 gli assunti in cassa integrazione in questo momento, altra dolorosa conseguenza del provvedimento. “Ma come spesso accade, è nei momenti di difficoltà che si fanno scoperte emozionanti – racconta Rocchitelli – ho notato grande unione, solidarietà tra i dipendenti: desiderio di essere una squadra. Ci sono stati operai che mi hanno chiesto di poter portare a casa i pezzi e lavorarli da lì. Per ovvie ragioni non è stato possibile, ma ho avuto una testimonianza del loro impegno. Mi hanno chiesto che cosa accadrà nei prossimi giorni, sono preoccupati. Credo ci aspetti un periodo di sacrificio ora, ma dovremo correre più forte dopo. Dal canto mio, mi auguro che questa situazione non duri troppe settimane”.