LE PRINCIPALI EVIDENZE
Il capitolo conclusivo «Smart citizen e vivibilità della città» cerca infine di valutare Milano nel confronto europeo non per offerta oggettiva di servizi, ma per fruizione e percezione di cittadini, turisti, imprese rispetto alla città nel suo insieme. L’analisi si concentrata sui 5 ambiti: reddito e benessere, qualità ambientale, qualità della mobilità, qualità dei servizi pubblici, turismo e tempo libero.
In ambito reddito e benessere, Milano registra un PIL pro capite in costante crescita e che al 2018 supera i 48 mila euro (terzo dietro a Monaco e Stoccarda). Inoltre il tasso di disoccupazione migliora ulteriormente a 6,4% (rispetto a 7,5% due anni fa), pur restando superiore a quello di Monaco e Stoccarda (entrambe vicine al 4%). Tuttavia, a Milano negli ultimi anni è cresciuta in parallelo la polarizzazione dei redditi e la distribuzione diseguale tra le diverse fasce di reddito, con il 9% della popolazione milanese che detiene oggi oltre un terzo della ricchezza complessiva. Questo trend, comune anche ad altre città, invita a considerare l’importanza di uno sviluppo urbano sostenibile e integrale, attento non solo alla crescita ma anche all’inclusione sociale.
Con riguardo alla qualità ambientale, pur producendo una quantità di rifiuti superiore a tutti i benchmark, Milano continua a distinguersi per la virtuosità della raccolta differenziata: la quota di rifiuti riciclati sale al 55,6% nel 2018 e si avvicina sempre più a quella di Monaco (70,6%). Grazie all’introduzione del Contatore Ambientale (progetto che è valso il premio, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, «Sviluppo sostenibile 2019 – categoria Green City Network»), per la prima volta nel 2018 Milano ha potuto misurare i benefici degli sforzi in ambito raccolta differenziata: un risparmio di circa 350mila tonnellate di CO2, tre milioni di metri cubi di acqua, quasi duemila megawatt di energia elettrica.