Per un designer la vita professionale può avere aspetti davvero stimolanti. Tra questi c’è senz’altro la necessità di mantenere un contatto saldissimo con il tempo presente, con i fenomeni – anche fatui e transitori – che attraversano la nostra società. E avere una relazione intellettuale vera con persone giovani facilita enormemente la soddisfazione di questo bisogno. Nel mio caso quel tipo di relazione si costruisce da un lato attraverso la condivisone quotidiana del mestiere con i giovani collaboratori dello studio (di design della comunicazione, Leftloft n.d.r.) e dall’altro con gli studenti, un po’ di tutte le età e di tutte le provenienze.
Per questo ho accettato volentieri l’invito di Assolombarda a condividere la mia esperienza nella relazione con i ragazzi nell’ambito dell’iniziativa “Visioni d’Impresa” in cui alcuni studenti delle università milanesi si sono cimentati nel racconto dell’innovazione nelle imprese attraverso una molteplicità di linguaggi, dalla scrittura alla fotografia, dal video all’illustrazione.
Ho assistito alla serata di presentazione dei progetti e alla premiazione dei più meritevoli. E, come cercherò di spiegare, ho avuto conferma di quanto brillanti e profonde possano essere le riflessioni compiute dagli studenti e di quanto possano essere utili e foriere di ulteriori riflessioni.