Sono passati 120 anni da quando, il 28 settembre 1898, entrò in funzione a Paderno d'Adda la Centrale idroelettrica che venne poi intitolata alla memoria del direttore generale Angelo Bertini.
Fu una vera rivoluzione: a quell’epoca quasi tutti gli impianti di produzione di energia elettrica del mondo erano alimentati a carbone, una risorsa che scarseggiava in Italia. Come fare allora? L'idea venne all’ingegnere Giuseppe Colombo: utilizzare l’acqua.
Per Edison la Centrale Bertini è stata il punto di partenza di un lungo percorso nel mondo dell'energia. Un'intuizione, quella di usare una risorsa preziosa come l'acqua – il ‘carbone bianco’, come la chiamavano, ovvero una fonte di energia sempre disponibile e a basso costo – che testimonia come le energie rinnovabili siano sempre state presenti nella storia dell'azienda, fin dal principio, quando la sfida era quella dell'elettrificazione del Paese. La centrale sul fiume Adda all'epoca era la più grande infrastruttura europea del suo genere. Nella sua realizzazione ebbero un ruolo chiave anche altre imprese dell'industria italiana. La costruzione delle turbine fu affidata alla milanese Riva&Monneret, gli isolatori - progettati appositamente per l’impianto sull’Adda e per questo motivo chiamati “tipo Paderno” - furono prodotti dalla Richard Ginori, mentre i cavi per la trasmissione furono forniti dalla Pirelli.