Nasceva da un “problema” di empatia di Silvia Bolzoni, che ha fondato l’azienda nel 2003: le faceva piacere che i clienti fossero felici e i collaboratori si trovassero bene. E soprattutto stava meglio lei. Si vede dai libri che tiene sulla scrivania. Non manuali marketing e analisi dell’efficienza ma testi di psicologia come “Intelligenza emotiva” di Daniel Goleman, studi sul potenziale del cervello materno e “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, best-seller utile a tirar su una generazione di donne vincenti. Così non è sorprendente scoprire che Zeta Service, quartier generale a Milano, zona 4, vicino alla Fondazione Prada, sette sedi (otto a breve), 250 collaboratori, centomila buste paga al mese per 500 clienti e 19 milioni di fatturato, abbia scelto una strada tutta sua, che oggi coincide con l’idea platonica dell’azienda-modello.
Osservatorio Socialis nota che gli investimenti in responsabilità sociale sono aumentati a due cifre dal 2015 a oggi, ma loro hanno cominciato sedici anni fa. Il segreto? “Semplice”, dice Silvia “Non dipendiamo da una casa madre e non dobbiamo dar conto a nessuno, perciò abbiamo sperimentato l’orario flessibile e lo smart working (il lavoro da casa), abbiamo organizzato seminari per mamme& bambine e workshop sull’autostima. Da noi non si timbra: il punto di partenza è la fiducia e la consideriamo un piccolo tesoro. Misuriamo i risultati attraverso la soddisfazione dei clienti.” Il benefit più invidiato è sicuramente il maggiordomo aziendale che alleggerisce la vita frenetica delle donne (sono l’80%, maggioranza assoluta). C’è da ritirare gli abiti in lavanderia? Andare all’ufficio postale, cambiare le gomme, passare in farmacia, lavare l’auto? A Milano ci pensa Enrico, a Lodi (l’altra sede più grande) Rita. “Non sono funzioni ma persone che aiutano a realizzare la famosa life balance. Da donna e mamma so che cosa vuol dire conciliare vita e lavoro. Mi è venuto naturale ascoltare. Per noi la maternità è un valore aggiunto e la nascita viene festeggiata e premiata, non solo con un bonus bebè ma con il corso MAAM, “Maternity is a Master”. Mettiamo all’ingresso il fiocco rosa o azzurro. La neo-mamma resta in contatto via Intranet, se vuole, viene informata delle novità. Quando rientra, trova il suo posto.”