Il quadro recente è impattato dal conflitto Russia-Ucraina e primariamente colpisce le imprese attraverso un’ulteriore infiammata dei prezzi di energia e di materie prime. Inoltre, la vulnerabilità diretta di Milano in termini di export verso la Russia è contenuta a livello aggregato, ma è la maggiore tra le province lombarde (2,1% nel 2021, ossia 971 milioni di euro, vs 1,6% della Lombardia) per l’elevata esposizione dei settori di punta della provincia: moda (3,1% l’incidenza della Russia sul totale vendite settoriali provinciali), meccanica (3,0%) e chimica (2,8%). Lato import, Mosca incide solo per l’1% delle forniture estere milanesi, ma spiccano per dipendenza diretta i metalli (7%). Questo quadro congiunturale viene dopo un 2021 in cui le imprese milanesi, nonostante la pandemia, hanno messo a segno un record dell’export, registrando nel complesso ben 46 miliardi di euro di fatturato estero. Sempre nel 2021, invece, la situazione era ancora critica nel mercato del lavoro. Difatti, a fine scorso anno gli occupati metropolitani erano ancora 42 mila in meno rispetto al 2019 (-2,8%), nonostante l’inversione rispetto al 2020 (+7 mila, sintesi di +10 mila indipendenti e -3 mila dipendenti).

FOCUS RUSSIA-MILANO: EXPORT E IMPORT

Nota: 971,3 mln euro export Milano verso la Russia nel 2021 (2,2 miliardi Lombardia)

Nota: 745,5 mln euro import Milano dalla Russia nel 2021 (1,6 miliardi Lombardia)

MERCATO DEL LAVORO

 
 
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