Poco più di due anni fa Genio&Impresa intervistava Giuseppe Bonomi, allora Amministratore Delegato di Arexpo SpA, che raccontava come tra i padiglioni di EXPO 2015 stesse per decollare MIND, dando una nuova prospettiva di sviluppo per quell’area. Non sapevamo che, appena poche settimane dopo, Bonomi sarebbe diventato Amministratore Delegato di Milanosesto SpA, la società che ha il compito di sviluppare le ex aree Falck di Sesto San Giovanni insieme ai partner Hines e Prelios con il sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo: un’altra grande area dismessa, un’altra prospettiva da costruire, un altro cantiere da avviare. Proviamo a capire analogie e differenze…
Alcune analogie sono fin troppo evidenti. Anche a Milanosesto ci troviamo di fronte a superfici molto estese, quasi un milione e mezzo di metri quadrati. Si tratta del più grande progetto di rigenerazione urbana in corso in Italia e senz’altro uno dei più importanti in Europa.
Proprio la dimensione delle aree implica un investimento finanziario molto impegnativo, che possiamo valutare in circa 4 miliardi di euro. Parliamo della costruzione di una vera e propria nuova città che andrà in qualche modo a rimarginare e ricucire quella grande ferita nel tessuto urbano dell’area metropolitana di Milano e che, su scala più ampia, rappresenta un tassello importante nell’ambito della regione urbana milanese, tra Milano-città e la Brianza, con una sua centralità data anche da una buona dotazione infrastrutturale (la ferrovia, la linea rossa del metrò, il sistema delle autostrade e delle tangenziali contermini).